«Beato» è la prima parola del libro dei Salmi, che preghiamo nelle lodi e nei Vespri, e la parola chiave del Vangelo di oggi… un invito, una promessa per tutti noi.
La prima lettura di questa domenica ci chiama a imparare l’arte dell’ascolto. Le nostre famiglie e comunità possono trasformarsi in “laboratori di ascolto”: della Parola; di ascolto reciproco, libero, onesto; della realtà che chiama… Allora la qualità della vita risorge, la condotta diventa retta e ci si aiuta insieme a non perdere il cammino.
Questo è il mistero del nostro Dio che scrive nelle pagine nascoste della storia il suo disegno ed è pronto a rivelare i suoi segreti a tutti i “re stranieri” lontani da Lui.
Siamo pronti alla gioia per la festa di nozze preparata per noi (Mt 22,1-14) quando le nostre lacrime vengono asciugate da una mano amica che ci ricorda la mano di Dio.
Attraverso la vigna, Dio sta parlando ad Israele che, come una sposa infedele, non ha corrisposto all’amore ricevuto perché ha dimenticato di essere un popolo di fratelli.