21 Agosto 2020
- Spazio Bibbia, Bereshit

Commento alla prima Lettura della XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) a cura di M.Francesca e Letizia ap

Dal libro del profeta Isaìa
(Is 22,19-23)

Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo:
«Ti toglierò la carica,
ti rovescerò dal tuo posto.
In quel giorno avverrà
che io chiamerò il mio servo Eliakìm, figlio di Chelkìa;
lo rivestirò con la tua tunica,
lo cingerò della tua cintura
e metterò il tuo potere nelle sue mani.
Sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme
e per il casato di Giuda.
Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide:
se egli apre, nessuno chiuderà;
se egli chiude, nessuno potrà aprire.
Lo conficcherò come un piolo in luogo solido
e sarà un trono di gloria per la casa di suo padre».


Chi siano questi due personaggi, Sebna ed Eliakìm, e quando l’uno è stato sostituito all’altro, può essere importante per gli annali dell’epoca di Isaia, meno per noi. Ciò che sembra centrale, invece, è il modo diverso in cui essi esercitano il potere. Solo Eliakìm, in qualità di funzionario più importante del Regno, sarà un padre. Solo lui avrà la chiave.

Esercitare il potere come un padre è occuparsi di tutti come se fossero parte di sé. Ma che significa ricevere la chiave?

Decidere chi può arrivare al cospetto del re e chi no. Essere uno strumento perché si possa vedere il re. Anche Pietro, nel Vangelo di Matteo, riceve da Gesù la chiave (Mt 16,19) perché viva la sua autorità al servizio degli altri. Non dobbiamo pensare che questo discorso riguardi solo chi riveste ruoli strategici nella società o nella Chiesa. Tutti abbiamo dei piccoli grandi poteri: in famiglia, in parrocchia, nel lavoro, nelle nostre comunità… spesso abbiamo noi “la chiave” per cambiare una situazione e a ciascuno è affidata la vita dell’altro. Noi abbiamo, sempre, il potere di permettere agli altri di vedere il Re, Dio. Noi abbiamo il potere di amare oppure no.


Qôl/call

«…come un piolo in luogo solido» (Is 22,23) … chiediamo al Signore che ci renda così preziosi e stabili nel luogo solido che è il suo Regno tra gli uomini.

sr. M. Francesca 
frasca.mfrancesca@apostoline.it