29 Ottobre 2021
- Spazio Bibbia, Bereshit

Commento alla prima Lettura della XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) a cura di M.Francesca e Letizia ap

Dal libro del Deuteronomio (Dt 6,2-6)

 Al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.

Mosè parlò al popolo dicendo:
«Temi il Signore, tuo Dio, osservando per tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figlio e il figlio del tuo figlio, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandi che io ti do e così si prolunghino i tuoi giorni.
Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica, perché tu sia felice e diventiate molto numerosi nella terra dove scorrono latte e miele, come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha detto.
Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore. Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze.
Questi precetti che oggi ti do, ti stiano fissi nel cuore»
.


Ascoltare è un verbo discreto. Sì, perché chi sa ascoltare è qualcuno cresciuto con la capacità di fare silenzio. Un ebreo questo lo sa e mette al centro della propria fede questo verbo scegliendolo tra i più importanti che il Signore gli ha comunicato. Beato l’uomo che ascolta perché è capace di fare spazio dentro di sé, cioè di credere che le sue parole, i suoi pensieri, le sue preoccupazioni non sono più importanti di quelle dell’altro. Quando al giovane Salomone Dio disse di chiedergli tutto ciò che voleva, ricchezza, gloria… il saggio re chiese semplicemente «un cuore capace di ascoltare» (1Re 3,9) perché sapeva che sarebbe stata la chiave di un tesoro più grande di tutti, capire, in profondo la parola di Dio. L’ascolto, in questi versetti del Deuteronomio e anche nelle parole di Gesù del Vangelo, viene addirittura prima dell’amore verso il Signore. Ascolta… Tu amerai (Dt 6,5 e Mc 12,29-30). Perché? Perché solo chi si mette in ascolto di quello che il Signore vuole comunicargli sa di essere amato, scelto, pensato e può, a sua volta desiderare di riamare. Non a caso tutte le parole che Israele ascolta da Dio hanno un unico luogo per essere custodite: il cuore (Dt 6,6)!


Qôl/call

Il Signore è UNO è la prima verità che Israele deve fare sua. Gesù, il nostro Maestro, lo ripete: il Signore è UNO. È UNO il nostro Dio. Il nostro Dio è Unico perché non ce ne sono altri e perché è capace di fare unità dentro di noi davanti alla divisione che spesso abita il nostro cuore. Nella preghiera presentiamo al Signore tutte le situazioni in cui abbiamo bisogno che Lui torni a fare unità fornendoci una chiave di lettura, o la capacità di amare di nuovo.

sr. M. Francesca 
frasca.mfrancesca@apostoline.it