12 Novembre 2021
- Spazio Bibbia, Bereshit

Commento alla prima Lettura della XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) a cura di M.Francesca e Letizia ap

Dal libro del profeta Daniele (Dn 12,1-3)

In quel tempo, sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo.
Sarà un tempo di angoscia, come non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà scritto nel libro.
Molti di quelli che dormono nella regione della polvere si risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e per l’infamia eterna.
I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.


Tra tutte le cose che bisognerebbe sperare, oggi, il profeta Daniele ce ne ricorda una fondamentale: essere scritti nel libro di Dio. Che bello sarebbe vivere con la certezza di essere tra coloro che saranno ricordati in eterno come giusti ed essere così parte di quella storia narrata nelle pagine del libro della vita.

Si racconta nell’Esodo che Mosè, un giorno, cercò di intercedere per il popolo di Israele chiedendo a Dio di perdonare la sua idolatria. Messosi così tra il popolo e il Signore ebbe il coraggio di dire: «Questo popolo ha commesso un grande peccato: si sono fatti un dio d’oro. 32Ma ora, se tu perdonassi il loro peccato… Altrimenti, cancellami dal tuo libro che hai scritto!» (Es 32,32). Solo un amore grande può rischiare di perdere la salvezza per raccchiudervi anche qualcun altro. In quel caso Dio rispose che nessuno può essere tolto dal libro se non chi ha peccato.

Nella vita di tutti i giorni, preparazione a quella futura, ognuno può contribuire a scrivere qualcosa: la poesia discreta della pazienza, le rime spumeggianti della lode, la prosa del lavoro e della fatica, la lirica del perdono… ognuno può scrivere della sua storia con Dio. Così ci si allena a portare luce, o meglio, a vivere di Luce riflessa come le stelle del firmamento.


Qôl/call

Risplendere per sempre è di coloro che hanno amato ogni parola di Dio credendo che è l’unica cosa che rimane. Dice Gesù: «Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno» (Mc 13,31)… Quale Parola è rimasta nella tua vita?

sr. M. Francesca 
frasca.mfrancesca@apostoline.it