Non si sono più fermati
Gioire per i doni degli altri è un bell’esercizio della mente e del cuore, stimolante profezia di collaborazione invece della scontata competizione che intossica il pensiero. Gesù dice con forza che se la tua mano, piede, occhio, non sono sintonizzati in questo progetto, occorre una disciplina dei sensi per essere liberi (Cf Mc 9,43-48): nella preghiera allenati alla consapevolezza, alla presa di distanza e alla gratitudine per quello che sei e che hai ricevuto in dono.
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