Il “pellegrinaggio digitale”

di Carlo Meneghetti
docente di teologia della comunicazione

In agosto moltissimi giovani si recheranno in pellegrinaggio a Roma per incontrare Papa Francesco e per vivere, assieme a lui, il Sinodo dei giovani. Le parole chiave, che accompagnano questo importante momento ecclesiale, sono presenti nel titolo del Documento Preparatorio: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. I tre termini risultano molto utili anche per quanto riguarda il nostro modo di vivere i “pellegrinaggi digitali” che, giorno dopo giorno, compiamo nella rete.
I GIOVANI: sono i protagonisti della vita (anche) digitale in quanto percorrono durante la giornata, sia le strade “fisiche” che quelle “virtuali”, passeggiando tra chat, condividendo contenuti, visualizzando video, ascoltando musica, aggiornando le loro storie…
LA FEDE: intesa come fiducia, è l’atteggiamento che si vive nell’affidarsi a chi è dall’altra parte del display o del monitor; una conversazione digitale può essere “viva e vera” tanto quanto un confronto face to face. Purtroppo, molti adulti, non capiscono ancora questo!
IL DISCERNIMENTO: ogni volta che noi navighiamo compiamo atti di “discernimento”, scegliendo dopo aver optato per una via oppure per un’altra via. 

Il Documento Preparatorio tratta la tematica del mondo digitale considerando che: […] merita una menzione particolare il mondo dei new media, che soprattutto per le giovani generazioni è divenuto davvero un luogo di vita; offre tante opportunità inedite, soprattutto per quanto riguarda l’accesso all’informazione e la costruzione di legami a distanza, ma presenta anche rischi (ad esempio cyberbullismo, gioco d’azzardo, pornografia, insidie delle chat room, manipolazione ideologica, ecc.).
Pur con molte differenze tra le diverse regioni, la comunità cristiana sta ancora costruendo la propria presenza in questo nuovo areopago, dove i giovani hanno certamente qualcosa da insegnarle. Si parla di “luoghi di vita” da scoprire, di opportunità, di legami, proprio come avviene durante un classico pellegrinaggio “fisico”. Mi piace pensare che il bastone diviene in questo caso lo strumento digitale che accompagna, passo dopo passo, il cammino della persona, del giovane, del ragazzo, dell’adulto. È importante sottolineare che stiamo parlando di “pellegrino” e non di “viandante”. La differenza sostanziale tra le due figure è che il pellegrino ha una meta dettagliata per il suo viaggio digitale:

– responsabilità nella relazione intrapresa;
– cura nella scelta del percorso;
– capacità di meravigliarsi della buona comunicazione e della vera comunicazione;
– scelta dei momenti giusti per la sosta;
– ricerca e valorizzazione dei momenti di silenzio.

Il “giovane” pellegrino riesce a vivere il discernimento e la fiducia divenendo anche testimone ed esempio per gli altri compagni di avventure.
Il viandante digitale, invece, si lascia trascinare passivamente, è senza una direzione precisa, una meta, si affida al caso rischiando di perdersi nella “rete”, vive l’azzardo del momento compiendo l’azione senza il dovuto discernimento, talvolta prendendosi gioco della fiducia e snaturando il dono “comunicativo” che possiede.
L’auspicio è che tu possa vivere l’atto digitale da “pellegrino”, ricordandolo piacevolmente sia dal punto di vista “fisico”, ma anche da quello “virtuale”. Come augurio utilizzo le parole della canzone Buon viaggio” di Cesare Cremonini:

Che sia un’andata o un ritorno
Che sia una vita o solo un giorno
Che sia per sempre o un secondo
L’incanto sarà godersi un po’ la strada
Amore mio comunque vada
Fai le valigie e chiudi le luci di casa
Coraggio lasciare tutto indietro e andare
Partire per ricominciare
Che non c’è niente di più vero di un miraggio
E per quanta strada ancora c’è da fare
Amerai il finale […]

Dunque: esplora pure il mondo della rete, sii portatore della parola che “crea e che unisce”, divieni esempio, scambia, condividi, “fotografa” il panorama, scruta le direzioni, aiuta chi inciampa, sostieni chi è in difficoltà, trasformati nel “buon samaritano” che cura il suo prossimo, “picchiato dai briganti”, e che lo accompagna in un luogo sicuro.
Solo in questo modo il tuo sarà un #buonviaggio anche digitale!