Abbiamo intervistato Idamaria Recati, attrice protagonista del film: “SOLO COSE BELLE – Le cose belle prima si fanno e poi si pensano”, in questi giorni nelle sale.

 

 

Ciao Idamaria. Subito una domanda: cos’è per te la recitazione? 

È il luogo in cui posso essere me stessa, e anche qualcosa di più. Posso esprimere emozioni ed esperienze che mi toccano in prima persona o, al contrario, raccontare storie che sono molto lontane da me con la possibilità di darle voce. Per me recitare è fondamentale; una via d’uscita dove nessuno è sbagliato e la diversità diventa un pregio.

Come hai scoperto la tua passione per la recitazione? 
In realtà l’ho scoperta per caso. Da piccola volevo fare la veterinaria, avevo la sindrome della crocerossina. Alla recitazione ancora non ci pensavo, giocavo a calcio e suonavo la fisarmonica e questo mi bastava. La vedevo come una passione scolastica che comunque prendevo molto sul serio, ma solo perché ero, e forse lo sono ancora, molto competitiva. In ogni caso è stato in quelle occasioni che ho scoperto quanto fosse bello recitare e dalla terza superiore sono entrata a far parte di un gruppo di recitazione di Firenze, “I sovversivi”, eseguendo tutti gli spettacoli al Teatro Puccini.

Di talenti e interessi ne hai tanti: la recitazione, la musica (suoni vari strumenti musicali), il canto, il calcio,… Come hai fatto a scegliere, tra tutti questi, uno a cui dare la priorità? 
Tra tutti questi quello che forse è passato più in secondo piano è il calcio, ho rinunciato alla serie “D” proprio per seguire la strada artistica. Tutti gli altri, invece, si sono rivelati importanti per il percorso che ho scelto. Trovo spesso collegamenti tra la musica e la recitazione soprattutto le pause che sono parte fondamentale di entrambi, sono il respiro che dà alle parole maggior risalto. La recitazione e la musica sono per me l’espressione con la quale vorrei comunicare il mio essere agli altri.

Sulla passione della recitazione hai deciso di scommetterci: dal Mugello ti sei trasferita a Roma, hai studiato al Teatro Azione, ecc… non hai paura di sbagliare “strada”?
Ogni strada nasconde una parte di paura, non per questo si deve rinunciare.

Ti abbiamo visto interpretare la protagonista di “Solo Cose Belle”, lungometraggio ispirato alla vita delle case della Comunità Papa Giovanni XXIII, che racconta la vicenda di una casa famiglia. Un mondo ai margini, popolato da quelli che la società definisce “disagiati”. Cosa ti ha dato recitare questa parte? 
Recitare questa parte è stato motivo di crescita ma, anche se così giovane – ho 21 anni -, motivo di conferma. Sono cresciuta a contatto con realtà simili a quelle che Benedetta si trova ad affrontare per la prima volta e ho ricevuto una educazione che mi ha permesso di conoscere e comprendere il significato di diversità. Ritrovarmi in questo ambiente mi ha dato il piacere di condividere i miei sentimenti e il mio punto di vista con persone simili a me e questo mi ha fatto sentire capita. 

Grazie Idamaria, ti auguriamo di realizzare i tuoi sogni!

A cura di Federica Cammarata, rivista SE VUOI


Trailer del Film: “SOLO COSE BELLE”

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