LE CASE DI MOSUL

The Sun, Cuore aperto”, 2015

Se parlo
m’imbatto in un punto oscuro
che temo e non vedo
alcun futuro.
Io vivo
però attorno è un inferno
un massacro continuo
nel nome di un qualche dio.
Case in fiamme
morti appesi
non ne voglio più
ogni cuore vale uguale anche quaggiù.
Vite esplose
lame e bombe
non ne voglio più
ogni uomo nasce innocente
dimmi: cosa ci distingue?
Tacere è un più lento morire
un assenso che uccide
è il male del nostro tempo.
Ci sarà sempre un pretesto qualunque
una distrazione invitante
per voltare le spalle
e non guardare.
Case in fiamme
morti appesi
non ne voglio più
ogni cuore vale uguale anche laggiù.
Vite esplose
lame e bombe
non ne voglio più.
Ogni uomo nasce innocente
quale sangue ci distingue?
Se un uomo è uomo difende ogni vita
non fa differenza, lontana o vicina
nessuna guerra è in nome di Dio.
Se il mondo va a fuoco, brucerò anche io.
Dov’è l’Amore?
La compassione?
La verità?
La distinzione tra il Bene e il Male?
Nessuno risponde.
Ma io credo in Te.

 

 

LETTURA DELLA CANZONE

Le case di Mosul” è il singolo dei “The Sun” che ha preceduto il loro nuovo album “Cuore aperto”. La canzone, che parla di guerra e descrive le persecuzioni sui cristiani e non solo, è nata leggendo la notizia dell’omicidio del professore Mahmud Al’Asali, un musulmano, esperto in diritto coranico al dipartimento di pedagogia dell’università di Mosul, ucciso dagli islamisti dell’ISIS davanti ai suoi studenti e poi decapitato, perché difendeva i diritti dei cristiani e delle altre minoranze religiose della città, vittime di un disegno di epurazione. Egli non ha accettato di rimanere in silenzio di fronte alle violenze contro i cristiani. Ha invece avuto il coraggio di schierarsi apertamente contro ogni forma brutale di costrizione, da lui giudicata contraria ai dettami dell’Islam. Dare la vita di fronte ai propri studenti per rendere testimonianza alla giustizia, per custodirli dall’oblio della paura e della menzogna è un alto esempio per tutti in questo tempo. “Le case di Mosul” nasce dalla storia di un giusto, un uomo che ha manifestato il suo dissenso contro i soprusi a danno delle minoranze religiose e in particolare dei cristiani di Mosul. Ma essa vuole anche far riflettere sull’urgenza della difesa effettiva dei diritti umani e della libertà religiosa in tutto il mondo.

 

Per riflettere …e per scegliere

  • Come reagisci ed “agisci” di fronte al dramma di chi OGGI vive l’esperienza amara della guerra?
  • Una cultura e una società “evolute” dovrebbero rispettare alcuni diritti fondamentali dell’uomo, quali?
  • Nel tuo ambiente come vivi il confronto con persone di cultura e religione diverse?

(Pino Fanelli, cantautore – SE VUOI 1/2016)