UN GIORNO SENZA…
CORSIA
Roma: Grande Raccordo Anulare, 7:15 a.m., percorso ogni giorno (o quasi) per andare all’università; colonne di automobili, code interminabili; prima, seconda, seconda, prima. Gesti ripetuti meccanicamente al punto che quando metti la terza ti sembra di essere Armstrong verso la luna.
Ora, però, che il pieno traffico non è ancora ricominciato, quella strada posso guardarla a distanza, con occhi nuovi, quasi come fosse la mia vita. Allora ci provo…
Prima corsia: la paura. Andare piano, stare attenti soprattutto alle immissioni degli altri, fare spazio, non improvvisare.
Seconda corsia: la libertà. Per coloro che hanno vinto la paura e hanno fatto un passo in più. Riservata a te, a me tutte le volte che ci sentiamo, più o meno, a casa in questa vita.
Terza corsia: il coraggio. Quello di andare ancora più avanti. Ma, attenzione, non si può vivere una vita eternamente in corsia di sorpasso. Rischieresti di gareggiare troppo, di dimenticare a che serve la paura, di perdere il sapore della libertà.
Siamo fatti per percorrere tutte e tre le strade. Per tentare, anche se nella paura, perché è quel tentativo che ci rende liberi. Per vivere col coraggio di andare avanti e di rientrare quando diventa rischiosa.
E se per caso oggi ti accorgi che manca una di queste tre corsie alla tua vita, forse questo è proprio il tempo del ricalcolo.
(Roberta La Daga, rivista SE VUOI 4/2022)