Il senso di ogni cosa
Nell’album “Canzoni d’amore nascoste” di Fabrizio Moro, troviamo il singolo “Il senso di ogni cosa”, scritto nel 2009 quando è diventato padre per la prima volta. Riarrangiato con un sound acustico, esso sottolinea l’importanza delle piccole cose e degli affetti ed è un vero e proprio inno all’amore.
Dentro la canzone:
IL VALORE DEGLI AFFETTI
“Il senso di ogni cosa” punta molto sull’emozione, parla d’amore e lo fa con una semplicità libera e struggente. Il testo ha una scrittura chiara e lineare, con un linguaggio diretto e una narrativa sincera. In esso l’autore ammette di poter fare a meno di tante cose ma non di quel “te” che alla fine rappresenta il fulcro verso il quale, nel bene e nel male, tutto sembra ruotare intorno: “non posso fare a meno di te che sei l’infinito tra i miei desideri”. L’espressione “te” allude a qualcuno di veramente importante, che può essere un figlio, ma anche un amico.
Nel suo insieme la canzone è un inno all’amore senza troppa retorica, ma con la confessione delle proprie fragilità di uomo e la propria visione del senso della vita, che è poi l’amore che fa nascere un figlio e che conferisce a una madre o a un padre una dimensione profonda e autentica della vita, insieme alla giusta visione del futuro e del vero senso delle cose. In qualsiasi condizione noi viviamo non possiamo fare a meno dell’amore perché “è il senso di ogni cosa che c’è”. Tutti stiamo sperimentando in questo difficile tempo di pandemia un certo disagio relazionale, a motivo del distanziamento sociale e della paura da essa generata. La rarefazione o, nei casi più tragici, la perdita delle relazioni e degli affetti più cari, ci sta mettendo alla prova. E proprio in questo tempo abbiamo compreso quanto siano importanti ed essenziali i piccoli gesti, le parole dette a tu per tu, le emozioni, le carezze, gli abbracci e la vicinanza di familiari e amici perché sono “il sogno più grande tra i sogni più veri”. Sono proprio essi che ci mantengono in vita e ci fanno crescere.
A tale riguardo Fabrizio Moro, in un’intervista, ha rilasciato la sua testimonianza: “Quando è scoppiata la pandemia ero ancora in giro. Sono stato più di 20 giorni in autoisolamento, chiuso dentro casa. Ho rivisto i miei figli dopo un mese, mia madre dopo due. Mi sono mancati gli amici. Non poterli vedere è stata dura… Quando vieni privato delle cose che fanno parte della tua quotidianità, ti trovi a riflettere su ciò che conta davvero”.
PER RIFLETTERE CON LE PAROLE DELLA CANZONE
«…IL MIO UNICO AMORE, IL SENSO DI OGNI COSA CHE C’È »
Ritrovo nella mia vita “chi” è il mio unico amore e individuo ciò che oggi dà senso alla mia vita
(Pino Fanelli, rivista SE VUOI 2/2021)