“LA FELICITà”

Giovanni Truppi

“La felicità” è il nuovo singolo di Giovanni Truppi.
Una canzone che ruota attorno alla ricerca fondamentale ed eterna della vita di ogni persona che è appunto la felicità. L’autore declina, in una sorta di filastrocca, la sua visione della ricerca della felicità, senza dare risposte. Guarda la vita e disegna immagini con le parole, tratteggia emozioni ed istanti con intensità e raffinata poesia, cercando di scoprire cosa, dove e come possa essere la felicità.

Dentro la canzone:

La ricerca della felicità

Che cos’è la felicità? Come noi la immaginiamo? Cosa succede intorno a noi mentre la cerchiamo senza trovarla? La ricerca della felicità ci accompagna per tutta la vita ed esprime quel senso di insoddisfazione e irrequietezza che ci proietta sempre in avanti, alla ricerca della nostra pienezza.
L’autore dice, in un’intervista, che da adolescente, in un momento difficile, un sacerdote gli ha consigliato di trovare “qualcosa per cui vivere e morire”. Di qui la scelta di riversare tutto se stesso nel lato artistico e creativo, trovando nella musica la sua felicità e la sua àncora di salvezza. Il nuovo singolo “La felicità” affonda le sue radici proprio in questa esperienza.
Il filo conduttore della canzone è ciò che perdiamo mentre ci dedichiamo totalmente a questa affannosa ricerca della felicità, in un crescendo di immagini che toccano sempre più l’animo dell’ascoltatore: la distanza emotiva da un amico nel momento del bisogno, gli anni che passano portandosi via la gioventù, l’assenza nelle tappe più significative della crescita di un figlio…
Due sono i sentimenti che pian piano prendono vita: il rimpianto di tutto ciò che abbiamo perso e, allo stesso tempo, il rimorso per esserci dedicati così ciecamente ad una ricerca senza meta. Alla fine arriva il momento in cui la ragione si fa strada, arrivando alla consapevolezza di aver vissuto nell’illusione della felicità: non siamo mai appagati da quello che riusciamo a ottenere e mutiamo i nostri desideri parametrandoli su ciò che non abbiamo, ricominciando così la nostra ricerca senza fine. Ecco allora la domanda: “Ma come fai a trovare qualcosa che non sai che cos’è”, che non ha contorni definiti e che cambia da individuo a individuo? Secondo l’autore alla fine non ci resta che ricercare la nostra personale forma di felicità, immaginarla in qualcosa di raggiungibile e sicuro. Truppi se la immagina con le ali, leggera come la primavera e piena di misericordia. Forse il vero concetto di felicità, nel nostro microcosmo egocentrico e avaro, non esiste davvero, ma proprio per questo noi cerchiamo sempre quell’Oltre, “quell’orizzonte verso il quale puntare”, vivendo così tra il “già e non ancora” nella speranza di raggiungere quella pienezza che sarà il compimento delle nostre aspirazioni più profonde.

PER RIFLETTERE CON LE PAROLE DELLA CANZONE

“Cerco la felicità senza trovare la felicità”

“Ogni volta che mi mancava qualcosa, pensavo, sarà questa la felicità?

(Pino Fanelli, rivista SE VUOI 1/2023)