“PARE”

Ghali e Madame

“PARE” è una riflessione sulla violenza e sul bullismo. Scritta da Ghali insieme alla ventenne rapper vicentina Madame, pseudonimo di Francesca Calearo, affronta il problema dalla prospettiva del bullo.

Dentro la canzone: IL BULLISMO

Il bullismo, ossia quel comportamento impregnato di violenza verbale e fisica da parte di alcuni nei confronti di altri, è un fenomeno attuale presente soprattutto in ambito adolescenziale, e spesso viaggia anche sul web. Nell’affrontare il problema, l’attenzione è spesso focalizzata sulla vittima che subisce gli episodi di violenza e che avendo a volte scarsa fiducia nelle proprie capacità di difendersi dagli altri, da insicurezze relazionali e da un certo isolamento sociale, tende a soffrire per un periodo prolungato delle ferite riportate in passato.
La canzone “PARE”, invece, affronta il problema dal punto di vista del bullo per cercare di capire cosa si nasconde dietro i suoi comportamenti violenti. Il bullo, a volte, è colui che è prigioniero dei suoi stessi traumi e trasforma in aggressività ciò che è rimasto incompiuto dentro di sé. L’obiettivo della canzone non è però quello di mettere i bulli in ridicolo, ma di mostrare alle vittime che si è più forti dei propri aggressori, dentro i quali si nasconde una grande insicurezza che poi sfocia nella violenza. Secondo Ghali e Madame il bullo è il primo ad essere insicuro e vuole trovare rimedi contro le difficoltà della vita. Spesso utilizza l’aggressività per colmare un suo malessere e disagio. Ma non c’è cosa più sbagliata, visto che scagliarsi contro gli altri non è mai la soluzione giusta. Il testo del ritornello è un gioco di parole sul termine “Pare”, che nel linguaggio giovanile indica la voglia di comportarsi e di fare come si vuole, ma anche la sensazione di avere dentro di sé insicurezze e paranoie, le cosiddette “pare”.
In realtà il fenomeno del bullismo evidenzia una certa ambivalenza ed ogni atto di bullismo va letto nel suo contesto specifico. Da un lato il bullo può provenire da una famiglia che non ha fornito un ambiente affettivamente accogliente ed equilibrato per la crescita, utilizzando modalità educative prevalentemente punitive; dall’altro può provenire da un contesto familiare caratterizzato da uno stile libertino e permissivo, incapace di dare dei limiti ai comportamenti aggressivi dei figli. Risulta allora determinante il compito educativo della famiglia e della scuola. Incanalare il disagio dei giovani in energia costruttiva può condurli alla ridefinizione di una personalità più matura.

Per riflettere

– HAI MAI SPERIMENTATO PERSONALMENTE, COME VITTIMA O COME AGGRESSORE, EPISODI DI BULLISMO? COME GIUDICHI QUESTO FENOMENO?
– CREDI CHE LA VIOLENZA SIA LA SOLUZIONE GIUSTA AI PROBLEMI O INTRAVEDI ALTRE STRADE? QUALI?

(Pino Fanelli, rivista SE VUOI 6/2022)