“SALVA”

EMILIO STELLA
e SIMONE CRISTICCHI

Emilio Stella, cantautore romano impegnato da sempre nella difesa dei temi dell’ambiente, ha pubblicato “Salva”, un album composto da 11 tracce. È il disco più importante del suo percorso che lo ha portato a fare un viaggio nelle profondità del suo essere. “Salva – egli dice – mi sembrava il titolo perfetto… Salva ciò che c’è di bello, le piccole cose, salva la vita”. Nell’album trovano spazio brani ambientalisti come “Mare”, e temi sociali come “Consumatore”, una protesta verso una società sempre più consumistica. Non manca una riflessione sugli aspetti intimi e privati dell’amore, come nel brano “Sul pianeta degli amanti”. Il disco è ricco di contaminazioni sonore, dal folk al reggae, dal rock al rap. “Salva” è anche il titolo del singolo di lancio dell’album, realizzato in collaborazione con Simone Cristicchi che ha scritto la parte finale del testo e che ha anche ispirato l’intero album.

Dentro la canzone: L’IMPEGNO A SALVARE

La canzone cerca di sviluppare l’idea di salvezza, che è il modo più giusto e responsabile di rapportarsi alla vita, alle persone e alla natura: “salvo la pioggia che scende e feconda la terra, la vita che cresce”. Salvare significa proteggere, difendere, prendersi cura! Non basta denunciare i mali del nostro tempo, ma è anche necessario impegnarsi a correggerli concretamente. Il problema della salvaguardia ambientale potrà essere risolto solo con progetti capaci di cambiare i nostri stili di vita, di rinunciare ai profitti provenienti dallo sfruttamento eccessivo delle risorse e dalla deforestazione… Oggi salvare il pianeta significa abbracciare il criterio della sostenibilità, imparando a rispettare i ritmi della natura. Ma spesso l’uomo, invece di impegnarsi a salvare, ha incomprensibilmente causato distruzione e morte attraverso i confitti e le guerre, come dice l’autore della canzone: “Io non capisco la civiltà che fa la guerra e si autodistrugge”. L’uomo si dimostra folle quando crede di risolvere i problemi ricorrendo all’uso della forza e della violenza. La guerra è il fallimento della vocazione dell’uomo a vivere la fratellanza come figli di uno stesso Padre. Occorre allargare il concetto di salvezza, poiché nessuno può mai salvarsi da solo o a scapito di altri, ma è solo insieme che possiamo farlo! È importante, allora, dare spazio “all’amore che ci trasforma” e disarma permettendoci di accogliere le differenze come una ricchezza da rispettare e condividere; “all’amore nascosto in un piccolo gesto” che è capace di aprire strade nuove nei rapporti con le persone e con i popoli. In un mondo in cui trova poco spazio il silenzio e la riflessione, dobbiamo dare importanza anche alla nostra interiorità, “il mio unico spazio di luce, una scintilla di senso nel buio”. È una dimensione che va salvaguardata. Solo regalandoci qualche time out possiamo scoprire che dentro di noi c’è una vita profonda, un centro di gravità permanente, un punto di riferimento verso cui deve convergere il nostro pensare e il nostro agire per una vita davvero degna di essere vissuta.

PER RIFLETTERE CON LE PAROLE DELLA CANZONE

Quali sono le cose che con urgenza bisogna salvare?
– Come rendere migliore l’ambiente in cui vivi?

(Pino Fanelli, rivista SE VUOI 5/2022)