Zucchero

Spiriti nel buio

“D.O.C.” è il nuovo album di Zucchero, intriso di voglia di rinascita e arricchito di blues, soul, un po’ di gospel, giochi di parole, italiano mescolato all’inglese e al dialetto, con un pizzico di ironia. “D.O.C.” sta per “Disco di Origine Controllata” e richiama la volontà di dedicarsi alla qualità dei brani. I testi parlano di libertà, ricerca di autenticità, impegno civile e spiritualità. In particolare, la canzone “Spirito nel buio”…

Dentro la canzone: LA SPIRITUALITÀ 

La canzone “Spirito nel buio”, il cui titolo è mutuato da “Spirit in the dark” di Aretha Franklin, è un brano elettropop con una ripresa gospel e sottolinea l’importanza della dimensione spirituale che può aiutare a costruire un mondo migliore. È un invito a mantenere l’entusiasmo nel compiere le azioni che scandiscono la nostra quotidianità. Nel testo c’è anche qualche riferimento ai testi biblici come “oltre il Giordano”. Con il consueto accostamento tra sacro e profano (“sacro e profano questo amore mio”) Zucchero chiede alla divinità di manifestarsi in qualche modo. Così egli esprime il bisogno di spiritualità che c’è nell’uomo di tutti i tempi, e quindi anche nell’uomo di oggi, che vive un senso di vuoto (“perduto dentro la nebbia”) perché ha smarrito il valore del trascendente, di un punto fermo che orienti le sue scelte. La superficialità si è impadronita del nostro vivere quotidiano e l’egocentrismo esasperato ci ha portato a considerare l’altro come un nemico invece di un fratello, generando la paura del diverso e le conseguenti divisioni e guerre. “Lo spirito nel buio” è, come dice Zucchero in un’intervista, “quello spirito superiore, non necessariamente il Dio dei cristiani, ma una luce in fondo al tunnel nonostante i mali di questo tempo”. Una presenza quindi, anche se vaga e senza nome, che spesso soffochiamo poiché diamo più spazio ai nostri bisogni materiali, all’egoismo che ci porta a non seminare più “amore intorno a noi”. Occorre allora una sorta di “redenzione”, occorre risvegliare la nostra interiorità, quella dimensione spirituale che è in noi per portarla a tutti (“gioia nel mondo e a te dovunque tu sei che accendi spirito nel buio”). Il mondo sarebbe certamente diverso se ognuno si impegnasse a rendere visibile attraverso gesti e parole “lo spirito nel buio”, cioè la fede, l’amore che supera le differenze e porta alla convivialità dei popoli e delle culture (“vorrei vedere tutto il mondo in festa”). Una visione che forse può sembrare idilliaca o utopica, ma che è comunque possibile e attuabile. 

 


PER RIFLETTERE CON LE PAROLE  DELLA CANZONE 

«HO ACCESO SPIRITO NEL BUIO  SACRO E PROFANO QUESTO AMORE MIO / CHE ACCENDE SPIRITO  NEL BUIO / VORREI VEDERE TUTTO / IL MONDO IN FESTA / CHE ACCENDE SPIRITO NEL BUIO»

  • Se avessi una luce tra le mani vorrei illuminare queste zone di buio, fuori e dentro di me: …

(di Pino Fanelli, SE VUOI 2/20 – giuseppe.fanelli@stpauls.it)