STARE:
lo stile per cogliere il senso delle cose e della vita

Articolo di Marzia Rogante, psicologa e psicoterapeuta

In un tempo così frenetico e dominato dal timore di non restare al passo, è sempre più complicato mettersi in ascolto di se stessi. Sentiamo ogni giorno tante voci esterne, ma raramente ci prendiamo del tempo per ascoltare ciò che le nostre emozioni e percezioni interne ci suggeriscono, i nostri bisogni reali; oppure ascoltiamo frettolosamente le emozioni più “forti” e passeggere, facendo così scelte sull’onda di un impulso che poco dopo si potrebbe rivelare un errore.
Non siamo abituati a comunicare in modo attento e consapevole con noi stessi e con il nostro mondo interno. Quest’ultimo è facilmente popolato di dialoghi interiori automatici che il più delle volte ci portano a sentire frustrazione e disagio. Quante volte ci rimproveriamo, ci vietiamo o imponiamo qualcosa, magari con un sonoro “devo/non devo”?
Si attiva spesso, infatti, dentro di noi un giudice interiore che valuta ogni cosa e critica in modo inflessibile ciò che gli piace e ciò che non gli piace. Peccato che nella vita succedano un sacco di cose che non ci piacciono, non dipendono da noi e nelle quali non abbiamo possibilità di scelta. Che risposta diamo in questi casi e perché la maggior parte delle volte sembra non serva a farci stare meglio? Ciò che facciamo istintivamente di fronte a ciò che non ci piace, di solito, è scappare o evitare. Quando il critico interno ci dice che una persona o una situazione non gli va a genio o che non siamo in grado di sostenere tutto ciò, semplicemente la evitiamo, aggiriamo l’ostacolo. “L’evitamento”, però, non è una strategia vincente, in quanto a fronte di un istantaneo sollievo, alla lunga non fa altro che aggravare la sensazione di disagio che era all’origine stessa dell’evitamento. Se non affronto qualcosa per
paura di non farcela, evitarla, non farà altro che radicarmi nella convinzione di non essere in grado di affrontarla, rinforzando così un circolo vizioso.

Vivere in modo consapevole è la chiave per una vita ricca di significato e luminosa, una vita accolta passo dopo passo, ogni attimo, senza la pretesa che sia diversa.
Ciò significa, anzitutto non giudicare quanto ci capita di sperimentare, avere la pazienza di saper stare anche con le situazioni spiacevoli, con la fiducia di non essere soli nel cammino, di avere accanto un Dio che si fida di noi e non ci abbandona. Significa anche non cercare risultati a tutti i costi, avere la sapienza di accettare ciò che posso cambiare assumendomene l’impegno e ciò che non posso cambiare semplicemente lasciando che sia così.
Occorre un cambiamento dentro di noi che ci permetta di imparare a stare in qualsiasi situazione. Abbiamo bisogno di raggiungere un equilibrio interiore saggio e al tempo stesso dinamico tra ciò su cui possiamo intervenire e ciò su cui non abbiamo nessun potere e dobbiamo solo accettare così com’è.
In questa continua ricerca di equilibrio tra accettazione e cambiamento possiamo imparare ad amarci così come siamo e non in modo condizionato al raggiungimento di quello che vorremmo essere.

C’è una pratica di compassione che può aiutarci ad affrontare meglio la vita quotidiana anche quando la sentiamo più faticosa, e consiste nel fermarci proprio nel mezzo di un momento difficile e portare una “PIOGGIA” DI COMPASSIONE IN NOI STESSI. L’ideatrice di questa tecnica, Tara Brach, usa infatti l’acronimo rain, che significa appunto pioggia in inglese (recognize, allow, investigate, nurture) per definire i passaggi di questa tecnica: 1) R: riconosci ciò che sta accadendo dentro di te; 2) A: accetta questa esperienza e permettile di esserci così com’è; 3) I: indaga con curiosità e gentilezza le tue sensazioni, emozioni e pensieri; 4) N: non identificarti con quanto sta capitando, ma nutri in modo compassionevole il tuo “io”.
Se senti che non tutto è perfetto nella tua vita o tu non sei perfetto come vorresti, ricorda che Gesù ha lodato e ci ha dato come esempio le cose semplici, come i gigli dei campi e gli uccelli del cielo, che invece di essere preoccupati di sé, accolgono tutto dalle mani sapienti del Creatore e sanno stare in quello che la vita gli offre ogni giorno.

SE VUOI 4/2023