HIVE

Scoprire la bellezza dei propri talenti

Ti sei mai chiesto come sarebbe comandare una squadra di insetti per imprigionare l’ape regina avversaria? HIVE è un gioco per due giocatori che piazzano direttamente sul tavolo (esatto: non c’è nessuna plancia o tabellone) pedine esagonali su cui sono raffigurati gli insetti della propria squadra. In questo modo si forma man mano un alveare in cui ciascun insetto deve sempre avere almeno un lato a contatto con un altro insetto, non importa di quale giocatore. In altre parole, non ci possono essere pedine o gruppi di pedine isolati: si spezzerebbe così l’alveare. Il contatto con ciò che vuoi combattere è importante, non puoi fare finta che non ci sia, e ti devi impegnare a conoscerlo. Ma andiamo con ordine. La tua squadra di insetti è composta da tre formiche, una zanzara, due ragni, due scarabei, tre cavallette, un onisco, una coccinella e un’ape regina che dovrai proteggere. Al tuo turno puoi fare una tra le seguenti due azioni: mettere in gioco un insetto dalla tua riserva al centro del tavolo, in modo che sia a contatto solo con insetti della tua squadra; oppure muovere un insetto giocato in precedenza, seguendo le sue regole di movimento. Ognuno di essi, infatti, ha un movimento specifico (come succede negli scacchi) che generalmente si effettua facendo “strisciare” l’insetto lungo i bordi delle pedine, senza mai staccarlo dall’alveare. Il ragno, ad esempio, fa tre passi in questo modo, non uno di più, non uno di meno. La formica, invece, può strisciare fin dove vuole, l’importante è che non perda il contatto con i pezzi in gioco. Ma qualche insetto può anche non seguire la regola del contatto: ad esempio, la cavalletta salta in linea retta in una delle sei direzioni possibili sopra la testa di tutti gli insetti che trova, per poi atterrare nel primo spazio libero. L’obiettivo è far sì che l’ape regina dell’avversario sia completamente circondata da pedine, non importa se tue o sue. Nessun pezzo viene mangiato e tolto dal tavolo: ciò che entra in gioco ci rimane fino alla fine, che sia per te positivo (le tue pedine) o negativo (le pedine dell’avversario).

Spesso ci concentriamo su come eliminare, nascondere o ignorare gli aspetti della vita che non ci piacciono, quando invece il vero gioco sta nel riconoscerli, capire come funzionano e fare in modo che non possano più agire: vuoi bloccare una formica avversaria? Piàzzale accanto un tuo insetto che tocchi solo la formica, ed eccola bloccata: non si può muovere perché altrimenti il tuo insetto rimarrebbe isolato e l’alveare si romperebbe.
Il tuo compito, dunque, è capire se mettere in gioco la nuova abilità di un insetto, o se sfruttare quelle già presenti nell’alveare; un po’ come chiedersi: come posso vivere al meglio con tutti i talenti che mi sono stati donati (cfr Mt 25,14-30)?

Puoi semplicemente lavorare con quello che sai di avere, ma il Signore ti invita anche a scoprire la BELLEZZA DEI TALENTI di cui ti ha dotato e che non hai ancora messo in gioco. Con Lui puoi fare cose grandi.

(Matteo Torricelli, rivista SE VUOI 5/2024)