… il PALINDROMO ci rappresenta?
Partiamo subito da una definizione: palindromo, cioè una sequenza di lettere che letta al contrario resta invariata, ad esempio le parole: radar, ridir, ossesso; ma anche alcune frasi come: Ero reo o ero re? E, ancora: È rotto dottore?
Anche in questo caso, come per gran parte delle novità, c’è stato un periodo in cui la creatività di molti si è sbizzarrita a cercare parole o frasi che lette al contrario conservassero immutato il proprio significato.
Fatta questa premessa, mi sono chiesta se non valesse la stessa cosa anche per la vita. Forse se anche noi provassimo a fermarci sull’oggi per poi rileggere alcuni eventi passati della nostra storia, potremmo capirne, almeno in parte, il senso.
Non ci credi? Allora provaci, pensa a chi sei oggi… la risposta non ti porta forse a ripercorrere sogni, ferite, paure, luoghi, incontri, ambizioni, avvenimenti del tuo passato? Voglio dire che il significato che puoi dare alla tua vita attuale non è piovuto dal cielo ma, come per il palindromo, è una sequenza che letta al contrario trova il suo senso. Allo stesso tempo, allora, possiamo credere che ciò che per noi non ha senso adesso, magari potrà avercelo “domani” e per arrivare a ciò saranno necessari altri eventi che oggi ancora non hai vissuto, ma che riletti dalla fine, un giorno, ti sveleranno una parola completa.
Tutto questo “tentativo” di metafora per dire cosa? Che non c’è nulla di inutile nella nostra esistenza, che alla fine i conti non solo torneranno, ma ci mostreranno anche la creatività che Dio stesso ha usato con la nostra vita. E allora me lo immagino questo nostro Dio, alla fine dei tempi, distribuire palindromi a destra e a manca sorridendo di ciò che siamo stati anche senza saperlo, anche senza capirlo.
(Roberta La Daga, rivista SE VUOI 6/2023)