Abbiamo bisogno di te!
In una città appartenente alle steppe orientali viveva un gatto, tutto nero, che amava passare il suo tempo a dormire.
Nelle campagne della zona, la situazione era critica. Il numero e il volume delle precipitazioni era sceso drasticamente e i contadini non riuscivano più a innaffiare i campi.

Ben, il gatto nero, dormiva sul giornale con l’articolo sull’imminente carestia in prima pagina. È dall’ultimo grande progetto che non ha più il coraggio di buttarsi e rischiare ancora.
All’improvviso, un raggio di sole entra dalla finestra e colpisce i suoi occhi addormentati. Ben prova a ribellarsi con le zampine, ma la luce è insistente e il gatto si sveglia innervosito. Dopo essersi stiracchiato, Ben guarda il giornale sotto di lui. D’un tratto sente che non può più stare seduto, anche se lo vorrebbe
tanto. La paura cerca di incollare le sue zampine al divano, ma la voglia di aiutare lo ha già planato fuori dall’uscio di casa. Saluta il coniglio in portineria con un cenno del capo, mentre si dirige verso la biblioteca. In biblioteca Ben studia gli acquedotti romani, i sistemi idraulici moderni e i sistemi goccia a goccia inventati nel deserto. In men che non si dica si ritrova ancora a dormire su un grosso tomo. La signora Rina, la tartaruga che custodisce la biblioteca, lo sveglia con gentilezza dicendo: “Ingegnere Gatto abbiamo bisogno di lei! Non dorma”. Ben allora si tira su tutto dritto e lavora sodo a un nuovo progetto. Ultimato, il gatto non riusciva a stare fermo: doveva alzarsi e attuarlo a tutti costi. Creò un sistema idrico basato sulle riserve di acqua che cattura il vapore acqueo nell’aria e il sistema goccia a goccia. La città
e le sue campagne tornarono a essere verdi. Ma il gatto Ben, non tornò a dormire: il progetto non
poteva essere relegato solo alla sua regione.
(Sara Caimi, rivista SE VUOI 3/2023)