Una meraviglia al giorno!

di DEBORA, CARMELA, PAOLA, ENZA, FRANCESCA
Suore delle Poverelle a Scampia (NA)

“Un eroe… un vero eroe!” …Sono le parole che oggi si sentono vibrare sul ballatoio di una vela di Scampia. Mi chiedo a chi siano rivolte, a chi si riferiscano e non passa troppo tempo dal trovarmi pronta la risposta: è Giovanni, è per lui lo stupore di questo pomeriggio di maggio.
È per lui, giovane ventiquattrenne, che ama restare nascosto, che occupa sempre le retrovie, che arrossisce ai complimenti, che ha un animo così gentile da non voler disturbare mai l’attenzione, che è dolce e sensibile con i fragili e forte quando deve proteggere. Giovanni, infatti, raccontano, ha rischiato tanto la scorsa domenica per difendere una donna dal suo aggressore ed è riuscito, poi, a metterlo nelle mani delle forze dell’ordine. “Un vero eroe!”…

Scelgo anch’io di partire da lui per raccontare quanta bellezza si svela incontrando i volti e le storie dei bambini, dei ragazzi e dei giovani che popolano questo quartiere. Parto da lui perché certo la sua vita, come tante e tante altre di quelle che si incontrano sulla strada e nelle case, non fanno rumore e notizia e magari, considerate superficialmente, si confondono con le false immagini che i mass media, le serie tv e i social trasmettono. Parto da lui, uno dei tanti volti giovani che la nostra comunità incontra tra le varie attività che noi Suore delle Poverelle svolgiamo sul territorio. La nostra comunità è composta da cinque sorelle di diverse età con cui è davvero bello nutrirsi in profondità, custodire la gioia della fraternità, aiutarsi a vivere con tutte noi stesse la prossimità.
Con i giovani collaboriamo per realizzare proposte e opportunità belle a favore dei più piccoli o degli anziani soli; con i giovani cerchiamo di smontare pregiudizi e paure, per costruire sogni; con i giovani condividiamo le fatiche e le fragilità che a volte pervadono quando si cresce in contesti come questo; con i giovani facciamo casa e ci mettiamo accanto a loro.
Dove? In parrocchia, per strada, nelle case, tra le celle del carcere di zona, nei luoghi che utilizziamo per dar vita ai progetti con cui tentiamo di aprire strade nuove.
Abbiamo a cuore la loro vita, perché sappiamo quanto sia stato importante anche per ciascuna di noi incontrare lungo il cammino persone che ci hanno preso a cuore e ci hanno raccontato con il linguaggio dei fatti l’umanità meravigliosa del Vangelo e ci hanno fatto nascere dentro l’entusiasmo per la vita autentica, per la giustizia, per la fratellanza e ci hanno spronato a coinvolgerci e a metterci in gioco per essere il cambiamento che avremmo voluto vedere nel mondo.
Lo ha ribadito anche papa Francesco nel suo ultimo incontro con i giovani ungheresi: «Gesù non fa prediche, ma fa la strada insieme a ognuno di noi. Gesù non abbatte i nostri sogni ma li corregge sul modo di realizzarli, accetta il nostro desiderio di arrivare in alto, ma insiste su una cosa, da ricordare bene: non si diventa grandi scavalcando gli altri, ma abbassandosi verso gli altri. Gesù è felice che raggiungiamo grandi traguardi, non ci vuole pigri e poltroni, non ci vuole zitti e timidi, ci vuole vivi, attivi, protagonisti. Gesù non svaluta mai le nostre aspettative ma, al contrario, alza l’asticella dei nostri desideri. Ma  per “vincere nella vita” bisogna “puntare in alto”, …e poi bisogna “allenarsi” in dialogo con Gesù».
Anche noi a Scampia impariamo a far strada insieme a ognuno e alla scuola quotidiana che è “questa realtà”. Non passa giorno in cui non ci ritroviamo tra le mani almeno una meraviglia.
Oggi, mentre scrivo, la meraviglia trabocca dagli occhi buoni di Giovanni, mentre sorride ai complimenti che riceve dalla gente e imperterrito, continua a sistemare il mobile di casa, tra la soddisfazione di sua madre e gli scherzi insistenti della sua sorella diciottenne con sindrome di down che non sa stare senza di lui.

(rivista SE VUOI 4/2023)