9 Settembre 2017
- Educatori, Laboratori delle buone pratiche

CDV Albano Suore Apostoline

Secondo schema di preghiera verso il Sinodo dei Giovani 2018

Guida: come suggerito nel documento preparatorio al Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”
meditiamo sulla figura del discepolo amato Giovanni;
attraverso la sua figura cerchiamo di cogliere il cammino di maturazione della fede che conduce
a scoprire la vita in pienezza nel dono di sé e nella partecipazione all’annuncio della Buona Notizia. (cfr. Introduzione)

Preghiamo per tutti noi e in particolare per i giovani,
perché possiamo riconoscere, confessare, e annunciare
che il Signore è Vivo ed è presente nella storia.

Canto d’inizio

Alla tua presenza…

Signore, che nessun nuovo mattino venga ad illuminare la mia vita
senza che il mio pensiero si volga alla tua Resurrezione
e senza che in spirito io vada, coi miei poveri profumi,
verso il sepolcro vuoto dell’orto!

Che ogni mattino sia per me mattino di Pasqua!
Che ognuno dei miei risvegli sia un risveglio alla tua presenza vera,
un incontro pasquale con Cristo nell’orto,
questo Cristo talvolta inatteso.

Che ogni episodio della giornata sia un momento
in cui io ti senta chiamarmi per nome, come chiamasti Maria!

Concedimi allora di voltarmi verso di te.
Concedimi con una parola sola ma con tutto il cuore,
di rispondere: “Maestro!”

Ascolto e prego la Parola
1.     Un’intimità che sa intuire ed ascoltare…

Nell’ultima cena, la sua intimità con Lui condurrà Giovanni a reclinare il capo sul petto di Gesù e ad affidarsi alla Sua parola.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 13,21-26)

21Dette queste cose, Gesù fu profondamente turbato e dichiarò: “In verità, in verità io vi dico: uno di voi mi tradirà”. 22I discepoli si guardavano l’un l’altro, non sapendo bene di chi parlasse. 23Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. 24Simon Pietro gli fece cenno di informarsi chi fosse quello di cui parlava. 25Ed egli, chinandosi sul petto di Gesù, gli disse: “Signore, chi è?”. 26Rispose Gesù: “È colui per il quale intingerò il boccone e glielo darò”. E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota.

Dalla sua posizione di ascolto, che non è intimistica, il discepolo amato osserva e si interroga: su Gesù, su se stesso, su Giuda. Non ha e non si dà risposte superficiali e scontate, convincenti e consolatorie, ma semplicemente interpella e si lascia interpellare, mantenendo l’atteggiamento di ascolto che lo rigenera e che lo porta a intuire cose importanti della situazione che si sta vivendo. E noi cosa vorremmo chiedere a Gesù?

Guida alla preghiera:

Signore Risorto, rendimi contemplativo ma non intimista,
capace di silenzio e ascolto profondo della Parola e della storia,
ma anche audace nel fare domande e accogliere le risposte…
anche quando rivelano una realtà difficile…

Canone

2.     Una corsa piena di speranza…

Nel mattino di Pasqua Giovanni condividerà con Pietro la corsa tumultuosa e piena di speranza verso il sepolcro vuoto

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 20,1-10)

1 Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. 2Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: “Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!”. 3Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. 4Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. 5Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. 6Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, 7e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. 8Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. 9Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. 10I discepoli perciò se ne tornarono di nuovo a casa.

Pietro e Giovanni siamo noi che ci affanniamo perché amiamo Gesù e quindi corriamo, talora col fiato grosso, ci diamo da fare, sentendo che i pesi e gli adempimenti sono davvero troppi. Spesso, in questa corsa affannosa, dimentichiamo l’essenziale, cioè la fede nel Risorto che è qui adesso. Si tratta di cogliere i suoi segni, di immetterci in quell’orizzonte di fede piena che ci permette di vivere anche la corsa quotidiana con meno fatica, con più gioia e con maggiore speranza.

Guida alla preghiera:

Signore Risorto, credo che tu ti comunichi a noi, crocifisso e vivente.
Aprici gli occhi perché possiamo riconoscere la salvezza che da te viene
nella nostra esperienza presente: fa’ di noi credenti coraggiosi nel professare la fede e la speranza nella tua Resurrezione.

Canone

3.     Uno sguardo che sa riconoscere e dà testimonianza…

Nel corso della straordinaria pesca presso il lago di Tiberiade, Giovanni riconoscerà il Risorto e ne darà testimonianza alla comunità.

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 21,1-8)

1 Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. 3Disse loro Simon Pietro: “Io vado a pescare”. Gli dissero: “Veniamo anche noi con te”. Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

4Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5Gesù disse loro: “Figlioli, non avete nulla da mangiare?”. Gli risposero: “No”. 6Allora egli disse loro: “Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”. La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. 7Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: “È il Signore!”. Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. 8Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.

Lui, il discepolo che Gesù amava, vede in modo diverso, sente che Gesù è vivo. La sua è un’esperienza interiore, un’esperienza costante e profonda della presenza del Signore nella sua vita. La limpidezza, la trasparenza del suo cuore, che gli permette di prendersi cura della felicità degli altri, fa sì che, pur non vedendo direttamente Gesù risorto, egli si accorga della sua presenza, e questo fa di lui il prototipo di tutti quei “beati che crederanno pur non avendo visto”. Giovanni è figura di colui che percepisce ovunque la presenza del Signore e la annuncia con gioia.

Guida alla preghiera:

Signore Risorto, pur non vedendoti direttamente,
donami una fede profonda per accorgermi della tua presenza nella mia vita, nella storia, negli avvenimenti di ogni giorno…
e la gioia della testimonianza e della missione…

Canone

Preghiera di intercessione

Guida: Lo Spirito Santo che ha guidato Gesù e guida la Chiesa sia la nostra guida e la nostra forza oggi. Preghiamo insieme e diciamo: Dona il Tuo Santo Spirito.

  1. Per i ragazzi che si preparano a ricevere il sacramento della Cresima: aiutali ad accogliere con fede il dono dello Spirito Santo, perché sappiano testimoniare la gioia, l’amore e la pace che vengono dal vivere in amicizia con te in mezzo ai loro coetanei.
  2. Per i giovani impegnati nel volontariato: rendili costruttori insieme a te di un mondo nuovo, di giustizia e di amore, promotori di ponti di pace tra i popoli, e capaci di mobilitarsi per le grandi cause del mondo.
  3. Per i bambini, i ragazzi, i giovani migranti che sui barconi vengono da soli nelle nostre terre: trovino nelle nostre comunità e istituzioni accoglienza e aiuto per crescere e vivere con dignità.
  4. Per i giovani delle nostre parrocchie: sappiano rispondere con generosità alla propria vocazione, considerando seriamente anche la possibilità di consacrarsi al Signore nel sacerdozio o nella vita consacrata
  5. Per i nostri seminaristi che si preparano al ministero ordinato: sia innamorato del Vangelo e capace di farsi prossimo nel servizio, così da essere segno vivo del tuo amore misericordioso.
  6. Per la Chiesa e le nostre comunità: la riflessione su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, in preparazione al Sinodo dei Vescovi del prossimo anno su questo tema, sia un’occasione per ascoltare il soffio dello Spirito e “uscire” con nuovo coraggio missionario…

Vivo la Parola

“Se Cristo è risuscitato, possiamo guardare con occhi
e cuore nuovi ad ogni evento della nostra vita, anche a quelli più negativi.”
TWITTER @PONTIFEX_IT 20/04/2017