31 Dicembre 2020
- Spazio Bibbia, Bereshit

Commento alla prima Lettura della Solennità del 1° Gennaio 2021 (ANNO B)
a cura di M.Francesca e Letizia ap

Dal libro dei Numeri (6,22-27)

Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo:
“Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace”.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».


La solenne benedizione di Nm 6,22-27 dà inizio al nuovo e atteso anno sociale. È un testo da leggere e rileggere, da contemplare nella sua bellezza, da gustare lentamente parola per parola.
Questa benedizione sacerdotale, la più antica formula di benedizione usata ancora oggi nel culto ebraico, è una parola autorevole pronunciata da Dio sul popolo per bocca delle guide di Israele. Ognuno la può sentire rivolta a sé, grazie a quel “tu” che la avvicina così amorevolmente alla vita di ciascuno, e allo stesso tempo possiamo sentirla rivolta al popolo, alla comunità, a ogni persona che ci è vicina, e anche ai lontani.
La benedizione realizza quello che dice, lo dice e lo sta già facendo. Non è una semplice espressione di auguri di buon anno, che mai come quest’anno assumono un sapore particolare. È piuttosto la costatazione, che si fa speranza, che Dio rivolge il suo sguardo sui suoi figli, li ama e per questo li custodirà, li illumina e in questo modo li colmerà di grazia nelle varie circostanze che si troveranno a vivere, li benedice col dono inestimabile della pace. Ci si accorge dell’efficacia di questa benedizione solenne nella nostra vita nella misura in cui rimaniamo, come Maria, in contemplazione della salvezza di Dio. “Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19): lo sguardo contemplativo di Maria sul nuovo anno, sulla nostra vita e sulla storia umana, ci aiuti a cogliere la benedizione che “si sta già facendo”, avviene in ogni istante grazie alla presenza di Dio accanto a noi. Buon anno!


Qôl/call

Signore, all’inizio di un nuovo anno non mancano le paure e il senso di precarietà che gettano un’ombra sul futuro. Illumina con la luce del tuo volto ogni nostro passo e suggerisci a noi la strada da percorrere.
Ci sia vicina Maria la Madre di Dio, che contempliamo nel segno del compimento della benedizione. Amen.

sr. Letizia 
molesti.l@apostoline.it