12 Maggio 2023
- Spazio Bibbia, Bereshit

Commento alla Prima Lettura della VI Domenica di Pasqua (ANNO A) a cura di M.Francesca e Letizia ap

Dagli Atti degli Apostoli (8,5-8.14-17)

In quei giorni, Filippo, sceso in una città della Samarìa, predicava loro il Cristo. E le folle, unanimi, prestavano attenzione alle parole di Filippo, sentendolo parlare e vedendo i segni che egli compiva. Infatti da molti indemoniati uscivano spiriti impuri, emettendo alte grida, e molti paralitici e storpi furono guariti. E vi fu grande gioia in quella città.
Frattanto gli apostoli, a Gerusalemme, seppero che la Samarìa aveva accolto la parola di Dio e inviarono a loro Pietro e Giovanni. Essi scesero e pregarono per loro perché ricevessero lo Spirito Santo; non era infatti ancora disceso sopra nessuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santo.


Una caratteristica della predicazione di Filippo negli Atti degli Apostoli è la gioia che lascia nel cuore. Qui, in questo sconosciuto luogo della Samarìa, è tutta la città a rimanere nella gioia dopo l’azione di questo fedele apostolo del Signore. Di qui a poco un angelo lo inviterà a recarsi nella strada che va da Gerusalemme a Gaza per compiere un’altra missione (cfr. At 8,26-ss.): spiegare le Scritture del profeta Isaia a un uomo, eunuco, che le stava leggendo. Anche in questa occasione, l’autore degli Atti commenta così: «Quando risalirono dall’acqua – dopo che l’eunuco venne battezzato-, lo Spirito del Signore rapì Filippo e l’eunuco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada» (At 8,39). Filippo è uno dei primi a seguire Gesù, almeno secondo il Vangelo di Giovanni, che racconta la sua chiamata con una sola frase: «Gesù trovò Filippo e gli disse: seguimi» (cfr. Gv 1,43).

Poche parole per descrivere una vita messa a servizio dell’annuncio del Vangelo. Due frasi per presentare quest’uomo semplice, originario, come Andrea e Pietro, di Betsàida: un paesino sconosciuto ai più, un villaggio di pescatori della Galilea, eppure capace di consegnare alla storia e alla fede queste tre grandi personalità.
Filippo poi chiama, a sua volta, Natanaele (sempre secondo Gv 1) dicendogli: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i Profeti», usando lo stesso verbo di Gesù: trovare.

Sì Filippo, Gesù ha trovato te e tu hai trovato Gesù! Sicuramente è da qui che arriva la gioia del tuo annuncio!


Qôl/call

«Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama», dice Gesù nel Vangelo di Giovanni che oggi la liturgia ci propone. Una frase in grado di sintetizzare tante vite al servizio del suo Regno, dagli Apostoli in poi. Quale è il comandamento più gioioso e impegnativo che hai ricevuto nel tuo cammino di fede?  

sr. M. Francesca 
frasca.mfrancesca@apostoline.it