Commento alla prima Lettura del BATTESIMO DEL SIGNORE (ANNO B) a cura di M.Francesca e Letizia ap
Dal libro del profeta Isaia (55,1-11 )
Così dice il Signore: «O voi tutti assetati, venite all’acqua,
voi che non avete denaro, venite;
comprate e mangiate; venite, comprate
senza denaro, senza pagare, vino e latte.
Perché spendete denaro per ciò che non è pane,
il vostro guadagno per ciò che non sazia?
Su, ascoltatemi e mangerete cose buone
e gusterete cibi succulenti.
Porgete l’orecchio e venite a me,
ascoltate e vivrete.
Io stabilirò per voi un’alleanza eterna,
i favori assicurati a Davide.
Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli,
principe e sovrano sulle nazioni.
Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi;
accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano
a causa del Signore, tuo Dio,
del Santo d’Israele, che ti onora.
Cercate il Signore, mentre si fa trovare,
invocatelo, mentre è vicino.
L’empio abbandoni la sua via
e l’uomo iniquo i suoi pensieri;
ritorni al Signore che avrà misericordia di lui
e al nostro Dio che largamente perdona.
Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore.
Quanto il cielo sovrasta la terra,
tanto le mie vie sovrastano le vostre vie,
i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.
Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo
e non vi ritornano senza avere irrigato la terra,
senza averla fecondata e fatta germogliare,
perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia,
così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca:
non ritornerà a me senza effetto,
senza aver operato ciò che desidero
e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».
Un Dio generoso è il protagonista di questo ricco brano in cui non si sa bene dove fermare lo sguardo, tante sono le immagini a cui rimanda. L’apice di questa generosità consiste nel fatto che Dio si fa trovare. Seguendo il testo originale possiamo intendere le parole del profeta in senso spaziale e temporale: cercate il Signore là dove si fa trovare cercatelo finché si fa trovare. Ciò che è sicuro è che bisogna diventare cercatori di Dio!
Fino a quando si farà trovare? Fino a quando saremo degli assetati bisognosi dell’acqua, cioè bisognosi della cosa che ci manca di più. Dio solo può colmare quello scarto tra quello che desideriamo e quello che siamo. Dove si fa trovare? Nella Parola che esce dalla sua bocca e come la pioggia e la neve diventa acqua che risana, che porta benedizione, accompagna il ciclo della natura e la vita degli uomini e poi torna a Lui per raccontare i germogli di bene maturati sotto “il sole del Suo amore” (Tagore).
L’invito del profeta è quello di sentirsi “bagnati” dall’acqua che viene da Dio per essere in alleanza con lui e con la sua Parola, come un giorno lo fu Davide (v.3) al quale Dio chiese di essere suo amico e amico degli uomini. Anche Gesù, un giorno, si immerse nell’acqua del Giordano per vivere fino in fondo, nel Battesimo, la sua somiglianza con tutti noi (Mc 1,7-11).
Un Dio che scende come pioggia benefica e rimane con noi sulla Terra per condividere e colmare la nostra “sete” quotidiana è un Dio che ci permette, almeno un po’, di far sì che i suoi pensieri possano essere anche i nostri e le sue vie possano essere la nostra strada.
Qôl/call
Rendi generose le nostre menti, Signore, come tu sei generoso con il dono della tua Parola quotidiana. Inonda i nostri cuori di quella pace che viene dall’intuire i tuoi pensieri sulla vita, su di noi. Fatti trovare nei nostri giorni più incerti e anche in quelli più felici perché ascoltando le tue parole possiamo vivere (v.3).
sr. M. Francesca
frasca.mfrancesca@apostoline.it