Commento alla prima Lettura della IV Domenica del T.O. ANNO C,
a cura di M.Francesca e Letizia ap
Dal libro del profeta Geremìa (17,5-8)
Così dice il Signore:
«Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,
e pone nella carne il suo sostegno,
allontanando il suo cuore dal Signore.
Sarà come un tamarisco nella steppa;
non vedrà venire il bene,
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
Benedetto l’uomo che confida nel Signore
e il Signore è la sua fiducia.
È come un albero piantato lungo un corso d’acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi,
nell’anno della siccità non si dà pena,
non smette di produrre frutti».
Il testo ci offre una descrizione molto chiara di quello che certamente avviene “separando” (v. 5), o meno, il cuore dalla sua sorgente. Il cuore umano contiene l’essenza della persona, ne è il motore di azioni e pensieri. Se il cuore, l’essenza, si separa dall’Essenziale, diventa come un albero che tenta di vivere dove non c’è acqua, talmente impegnato a resistere per esistere, tanto da non accorgersi della bellezza di vivere… Un’immagine che vale più di mille parole.
La vita beata, felice (Cf Lc 6,17.20-26), per contro è paragonata a un albero rigoglioso e in piena salute. Spesso nella Bibbia si ricorre all’immagine dell’albero per descrivere la longevità, la stabilità e la forza della vita che si espande, germoglia, fiorisce e porta frutto ad ogni età.
“Benedetto l’uomo che confida nel Signore”: se un albero, a differenza di altri esseri viventi, sembra sostanzialmente statico e piantato lì, in questo testo di Geremia la benedizione di Dio è capace di mettere tutto in movimento… Ci pare, allora, di vederle le radici che spingono e si fanno strada, con decisione sorprendente, affondandosi nella terra per cercare l’acqua; e si vede anche, impavido di ogni siccità, quel bel fogliame verdeggiante che sale e cerca luce e aria, seguendo la linea dei rami carichi sempre di frutti.
Andare a fondo e andare verso l’alto: a noi questa domenica è affidato il desiderio di vita che si espande in tutte le dimensioni e le direzioni dell’essere, se non separiamo il cuore dal Signore e continuiamo a confidare fattivamente il Lui.
Qôl/call
Lì dove trovo (o ho il sentore di trovare) felicità e gusto in modo continuo e duraturo, semplice e pulito… c’è la benedizione di Dio per me oggi, insieme a enormi possibilità di crescita.
sr. Letizia
molesti.l@apostoline.it