28 Aprile 2023
- Spazio Bibbia, Bereshit

Commento alla Prima Lettura della IV Domenica di Pasqua – Anno A Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, a cura di M.Francesca e Letizia ap

Dagli Atti degli Apostoli (2,14a.36-41)

[Nel giorno di Pentecoste] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così: «Sappia con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso».
All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?».

E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo. Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro». Con molte altre parole rendeva testimonianza e li esortava: «Salvatevi da questa generazione perversa!». Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone.


Anche noi oggi vogliamo essere tra coloro che ascoltano le parole cariche di pathos del primo tra gli apostoli, Pietro, colui che ha seguito Gesù senza paura e tentennamenti. Lui che è stato sotto la croce con Maria e le altre donne e, quando gli è stata chiesta ragione della propria fede nelle ore più difficili del suo maestro, ha testimoniato con forza la sua fede nel Cristo. È così? Chi altri riuscirebbe a toccare i cuori in questo modo se non chi sa di non aver mai lasciato da parte il Maestro?

Eppure, sappiamo tutti, che non è così. Tra le pagine del Vangelo di Luca, considerato quasi un tutt’uno con il libro degli Atti, possiamo trovare degli episodi che descrivono la paura di quest’uomo che ha seguito tra i primi Gesù. Quando Gesù è in agonia, prega e suda sangue, Pietro non è vicino al suo amico (Lc 22,39-46). Quando Gesù viene arrestato, ci dice il Vangelo di Luca, Pietro «lo seguiva da lontano» (Lc 22,54) e di lì a poco nega di essere stato un suo discepolo. In tutto il racconto della Passione non possiamo non chiederci: «Dov’è Pietro?», perché sta sempre da un’altra parte rispetto a dove dovrebbe.

Come può, allora un uomo che ha avuto così paura, che, forse, non ha sopportato la sofferenza di Gesù anche per l’impotenza di fronte alla quale lo aveva messo, testimoniare alla Chiesa delle origini con forza e gioia che Gesù è il Signore? Grazie all’amore con cui si lascia perdonare e riabbracciare dal maestro. Noi non siamo chiamati a sentirci infallibili ma a guardare sempre a Gesù quando sbagliamo. Come Pietro possiamo lasciarci raggiungere dal Risorto e dalla forza dello Spirito per ricominciare insieme a Lui. Sempre!


Qôl/call

Pietro, il primo tra gli apostoli, darà la vita per Gesù avvolto dall’Amore del Signore e dalla forza dello Spirito. Di tutti gli episodi che si raccontano, della sua vita di sequela, quale parla di più alla mia vita?

sr. M. Francesca 
frasca.mfrancesca@apostoline.it