10 Marzo 2023
- Spazio Bibbia, Bereshit

Commento alla prima Lettura della III Domenica di Quaresima (ANNO A),
a cura di M.Francesca e Letizia ap

Dal libro dell’Esodo (17,3-7)

In quei giorni, il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorò contro Mosè e disse: «Perché ci hai fatto salire dall’Egitto per far morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?».
Allora Mosè gridò al Signore, dicendo: «Che cosa farò io per questo popolo? Ancora un poco e mi lapideranno!». Il Signore disse a Mosè: «Passa davanti al popolo e prendi con te alcuni anziani d’Israele. Prendi in mano il bastone con cui hai percosso il Nilo, e va’! Ecco, io starò davanti a te là sulla roccia, sull’Oreb; tu batterai sulla roccia: ne uscirà acqua e il popolo berrà».
Mosè fece così, sotto gli occhi degli anziani d’Israele. E chiamò quel luogo Massa e Merìba, a causa della protesta degli Israeliti e perché misero alla prova il Signore, dicendo: «Il Signore è in mezzo a noi sì o no?».

La sete nel deserto ti divora. È quando ti manca tutto che il necessario diventa evidente, e la sua mancanza insostenibile.
Questo racconto delle mormorazioni in Es 17,1-7 è il primo nella Bibbia di due episodi simili, l’altro si trova nel libro dei Numeri 20,1-13. Sono episodi di contesa, in ebraico rîb, nei quali il popolo si ribella contro Mosè e Aronne, e contro il Signore stesso mettendo in dubbio la Sua presenza. Anche Mosè discute con Dio rimanendo, però, sempre alla Sua presenza.
Il tema dominante è l’acqua e la sete.
All’inizio del cammino nel deserto il popolo affronta varie prove per misurarsi con il dono della libertà che ha ricevuto da Dio. Sì, perché spesso anche a noi capita di coltivare il mito della libertà e della felicità legandolo a situazioni idilliache, facili, senza preoccupazioni, senza quella serie di piccole questioni quotidiane fastidiose e ripetitive. A volte intendiamo così, ingenuamente, anche la vocazione, la fede, il rapporto con Dio.
Cattura l’immagine di questo Dio “che sta davanti a te, lì” sulla roccia, a dirti che “nel luogo dove si percepisce il problema, c’è anche la soluzione” (M.P. Scanu).
Dio è presente, è lui che mantiene in vita il popolo, è lui che guida e istruisce attraverso le persone stabilite, che devono imparare anche loro a fidarsi incondizionatamente di Lui. Il Creatore del suo popolo non viene meno; il tuo Creatore ha cura di te, è lì dove sei tu.
Questa domenica entriamo nei luoghi delle nostre contese, lì dove sentiamo la sete più profonda e lancinante, e davanti al Signore lasciamoci cambiare prospettiva.


Qôl/call

“Signore, dammi quest’acqua!”, dice la donna samaritana a Gesù presente, stanco e seduto al pozzo (Gv 4,5-42). “L’acqua che io ti darò – la grazia, la Parola, lo Spirito – diventerà in te sorgente…!”. Da pozzo a sorgente. Nel problema la soluzione.

sr. Letizia 
molesti.l@apostoline.it