Commento alla Prima Lettura della xIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A) a cura di M.Francesca e Letizia ap
Dal libro del profeta Zaccarìa (9,9-10)
Così dice il Signore:
«Esulta grandemente, figlia di Sion,
giubila, figlia di Gerusalemme!
Ecco, a te viene il tuo re.
Egli è giusto e vittorioso,
umile, cavalca un asino,
un puledro figlio d’asina.
Farà sparire il carro da guerra da Èfraim
e il cavallo da Gerusalemme,
l’arco di guerra sarà spezzato,
annuncerà la pace alle nazioni,
il suo dominio sarà da mare a mare
e dal Fiume fino ai confini della terra».
Un discorso del profeta che riporta direttamente le parole del Signore è al centro di questa liturgia odierna. In posizione enfatica, all’inizio di due versi, ci sono due verbi fondamentali che danno il tono alle parole successive: «esulta grandemente …. giubila» (Zc 9,9).
Non è una semplice ripetizione di uno stesso concetto, è un voler aggiungere qualcosa alla gioia detta prima. Come se non bastasse un solo verbo per dire alla figlia di Sion, di gioire si ripete l’imperativo con un verbo simile e un sostantivo simile al precedente: figlia di Sion e figlia di Gerusalemme (è in questo modo che si costruisce la poesia ebraica). La particolarità di questi due verbi poi è che indicano lo stesso tipo di gioia, non quella intima, da conservare per sé e per i propri cari ma quella da urlare a tutti. Una gioia incontenibile, che fa saltare (un’etimologia possibile del primo verbo è anche quella di saltare, ruotare dalla gioia), che si condivide. Credo che tutti abbiamo provato una gioia simile, così grande da non poterla quasi contenere. Perché gioire così? Perché viene il re! Anzi il tuo re, dice il Signore alla sua figlia di Sion, cioè a coloro che abitano la sua città santa, a tutti noi.
Gioire, tanto da non poter stare zitti, fermi, uguali a prima perché il Signore viene a te, o per te. Questa è la profezia e l’augurio di questa domenica.
Qôl/call
Gesù condivide la gioia della figlia di Sion e rende lode… Ascoltiamo l’invito di questa liturgia e fermiamoci a rendere lode al Signore per i prodigi che sempre opera con la sua venuta: la pace, la giustizia, la sua stessa e sola presenza…
sr. M. Francesca
frasca.mfrancesca@apostoline.it