2 Dicembre 2022
- Bereshit, Spazio Bibbia

Commento alla prima Lettura della II DOMENICA DI AVVENTO ANNO A,
a cura di M.Francesca e Letizia ap

Dal libro del profeta Isaìa (11,1-10)

In quel giorno,
un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e d’intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i miseri
e prenderà decisioni eque per gli umili della terra.
Percuoterà il violento con la verga della sua bocca,
con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio.
La giustizia sarà fascia dei suoi lombi
e la fedeltà cintura dei suoi fianchi.
Il lupo dimorerà insieme con l’agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno
in tutto il mio santo monte,
perché la conoscenza del Signore riempirà la terra
come le acque ricoprono il mare.
In quel giorno avverrà
che la radice di Iesse si leverà a vessillo per i popoli.
Le nazioni la cercheranno con ansia.
La sua dimora sarà gloriosa.

Che cosa o chi stiamo aspettando? Commuove e stupisce la testimonianza di Israele racchiusa in questa pagina della Scrittura tratta dal profeta Isaia, che racconta un’attesa piena di speranza capace, a distanza di secoli, di far ardere di nuovo nei cuori le promesse di Dio fatte a Davide: “Il Signore ti annuncia che farà a te una casa” (2Sam 7,11).
Quando umanamente tutti sapevano che la discendenza, cioè “la casa” di Davide, si fosse ormai estinta, non venne meno la speranza di un nuovo Davide, segno di rinascita grazie all’intervento di Dio che è fedele alle sue promesse.
Che farà questo atteso dalle genti?
Sarà in grado di condividere con tutti la conoscenza del Signore, che si manifesterà nella piena convivenza degli opposti, lupo, agnello, leopardo, capretto, lattante e aspide, senza annullare le differenze e assicurando un avvenire di pace.
Questa prospettiva concreta di pace ci piacerebbe viverla nelle nostre famiglie, nelle realtà sociali e comunitarie che abitiamo, perché non è un’utopia ma corrisponde al desiderio genuino del nostro cuore. Ci sono, se guardiamo bene, delle circostanze della nostra vita in cui, anche per poco tempo, questa armonia non si sa come ma accade.
Gesù, l’atteso delle genti, è Colui che raccoglie tutti i barlumi di pace che siamo capaci di realizzare, per dare compimento e stabilità alla storia che stiamo costruendo oggi (Cf Mt 3,1-12).


Qôl/call

Signore Gesù, che in questo Avvento ti avvicini in modo nuovo alla mia vita, donami di riscoprire l’identità che hai impresso in me nel Battesimo e nella Cresima, di colui / colei che grazie allo Spirito Santo può essere una presenza di rinascita, di armonia e di pace nei contesti di vita stanchi, demotivati, in definitiva poveri di futuro.

sr. Letizia 
molesti.l@apostoline.it