Come sale e lievito

Appunti per una teologia della Vita Consacrata della Chiesa

“Questo testo a quattro mani – afferma Padre Francesco nella Presentazione –, è scritto da un teologo francescano, attempato e collaudato, novantenne, che legge con la purezza del neofita i testi del magistero, con semplicità e profondità, senza farsi ingannare da scuole teologiche di parte, che sono o troppo avanti per attendere il tempo e il modo necessari per condividere con altri le proprie idee, o troppo in ritardo per accogliere la bellezza della novità e dell’evoluzione del magistero della Chiesa al passo con i doni dello Spirito che sempre stupisce.

Il testo poi è arricchito dalle meditazioni e riflessioni di un più giovane confratello, liturgista e appassionato di teologia e di spiritualità, mio caro amico da lunga data, che si è cimentato con qualcosa di antico e qualcosa di nuovo, per rendere la Sposa più bella e più attraente, sulla scia del grande teologo svizzero Hans Urs von Balthasar, che aveva parlato della reciprocità del ‘principio petrino’ e del ‘principio mariano’ nella Chiesa, e che aveva dato per scontato che i tre stati di vita, di cui si parla in questo testo, sono ugualmente necessari e costitutivi della Chiesa”. (dalla Presentazione di Papa Francesco)

Il testo fa innanzitutto il punto dell’insegnamento della Chiesa, ossia dei Papi e della Congregazione per la Vita consacrata, su una delle tre forme di vita o stati che compongono la Chiesa, facendo la distinzione tra stato di vita nella Chiesa e stato di vita della Chiesa. Si vuole, quindi, mettere in evidenza che i tre stati di vita, quello dei fedeli laici, quello dei ministri ordinati e quello della vita consacrata sono tutti e tre essenziali e immancabili nella Chiesa, così come l’ha voluta il Signore Gesù.

Si espongono, poi, di conseguenza, le caratteristiche fondamentali dello stato di vita consacrata attraverso temi quali la consacrazione, la profezia, la missione, la liturgia, l’escatologia, la spiritualità la santità e i riferimenti suggestivi alla Trinità, alla vita di Gesù, alla beata Vergine Maria e a S. Giuseppe. Un invito a rendere grazie a Colui che dona ogni bene alla Chiesa e nella Chiesa e ad apprezzare il grande insegnamento e contributo del magistero ecclesiale per una ecclesiologia integrale e inclusiva, senza cedere a trionfalismi o vittimismi.

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