L’incontro a Damietta tra il Sultano al-Malik al-Kamil e Francesco d’Assisi, nel 1219, ha generato un dialogo costante tra i cristiani e i seguaci dell’Islam e, fino ai nostri giorni, ha suscitato interesse in coloro che sono venuti a conoscenza dell’accaduto. A testimonianza della “riuscita” di quell’incontro basti constatare che la presenza dei Frati Minori in Terra Santa è, in qualche modo, in relazione con quanto è successo a Damietta tra Francesco e il Sultano. Tuttavia, gli autori che si riferiscono a questo evento della vita del Santo di Assisi presentano racconti a volte tra loro differenti: sembra un evento contrastante, “ricamato” con varie interpretazioni, adattato ai tempi e alle intenzioni degli scrittori.
La Pontificia Università Antonianum (PUA), nell’ottavo centenario dell’incontro tra Francesco e il Sultano, ha commemorato l’evento con una serie di convegni, al fine di approfondirne la natura, la storia e il significato. L’iniziativa è stata inaugurata nella sede romana della PUA con una giornata di studio intitolata “L’ospitalità dell’Egitto – giornata in memoria dell’incontro di Francesco di Assisi con al-Malik al-Kamil”, promossa dalla stessa PUA e dalla Provincia minoritica della “Sacra Famiglia” in Egitto. Successivamente, durante il corso dell’anno 2019, si sono succeduti settte convegni commemorativi: L’efficacia delle parole: un confronto di voci; A partire da Francesco una storia di dialogo; Pensare l’ospitalità tra storia e attualità; Damietta 1219; Incontro tra due cortesie; Immagini dell’Islam nell’Occidente Latino; Francesco e il Sultano: fecondità d’un incontro.

Da quanto è emerso negli incontri commemorativi, ora pubblicati in questa opera, si possono segnalare tre punti che, a mio modo di vedere, attualizzano la dinamica dell’incontro tra Francesco e il Sultano: lo spazio che le Fonti Francescane dedicano all’evento, il significato che esso ha per il nostro tempo e il contributo ispirazionale che svolge nel magistero di papa Francesco.

dalla Prefazione di A. Hernandez, OFM