I religiosi e i social network

Analisi canonica e psicologia del canone 666

Per un religioso è buono separarsi o appartenere al mondo dei media? Il religioso in che modo dovrebbe esserci in questo mondo senza venir meno a quello che è? Domande che hanno spinto alla realizzazione di questo lavoro, in cui diritto canonico e psicologia si incontrano, supportandosi
vicendevolmente nella ricerca di una possibile risposta. Nella prima parte, in base al principio ius sequitur vitam, viene analizzata la grande lacuna del Diritto Canonico e del diritto proprio degli Istituti religiosi rispetto al fenomeno dei mezzi di comunicazione sociale; nella seconda parte il
fenomeno dei mezzi di comunicazione in relazione alla vita religiosa è visto con gli occhi della scienza psicologica. Un contributo valido che offre la possibilità di esercitare quella capacità critica, così spesso anestetizzata dagli stessi mezzi di comunicazione, che costituisce invece un valido
aiuto per vivere e custodire la propria vocazione.

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