Maria… madre delle vocazioni (passo 15)
Maria, la madre di Gesù, è la donna che più nella storia è stata raccontata e celebrata da artisti, da scrittori, da teologi… quanti trattati e studi su di lei! quanti dipinti, statue, quadri, riproduzioni e stampe! In luoghi famosi come dentro le case più umili e ignote la sua immagine è spesso presente. E come ci si presenta, come è ritratto il suo volto? La possiamo ammirare come una fanciulla giovane o come una donna matura, in una posa tenera e amabile o austera e solenne, la possiamo riconoscere sorridente e rassicurante, o addolorata e sofferente…
Eppure parliamo di una ragazza semplice, vissuta alla periferia del mondo, in un paesino, Nazaret, che 2000 anni fa era assolutamente sconosciuto e po-
verissimo… “che cosa può venire di buono da Nazaret?” (cf Gv 1,46), lo dicevano anche gli stessi giudei tra di loro.
Eppure proprio in quel luogo apparentemente “senza storia”, Dio decide di diventare uomo, di incarnarsi e di farlo attraverso la vergine Maria. A me sembra che la grande lezione che Dio ci dà scegliendo Maria è che la sua preferenza è per i piccoli, per i poveri, per gli ultimi: “Dio non guarda l’aspetto esterno di una persona, non guarda l’apparenza ma vede il suo cuore”! (cf 1Sam 16,7). La vita stessa di Maria dice di quali persone Dio si serve per realizzare i suoi progetti, ci dice come Dio la pensa, chi Dio va a cercare, chi Dio preferisce. Chissà se è questo il motivo per cui milioni di persone, anche di altre religioni , hanno una venerazione speciale per la Madonna, visitano i santuari a lei dedicati, la invocano …
È anche vero che Maria, il grande giorno in cui riceve l’invito a diventare la Madre di Gesù, viene chiamata dall’angelo Gabriele “piena di grazia”, e noi continuiamo a invocarla così ogni volta che preghiamo l’Ave Maria: gioisci, Maria, ricolma di grazia! Dio l’ha certo ricolmata di doni grandi e singolari, ci dicono i Padri della Chiesa, perché potesse concepire il DONO più grande che l’umanità non poteva minimamente immaginare di ricevere, cioè il Figlio di Dio. E i Vangeli, infatti, quando ci parlano di Maria non possono che associarla a Gesù: quello che la riguarda è sempre unito e legato a suo Figlio, perché, mentre Maria ci dona e ci conduce a Gesù, così Gesù è il Maestro da cui lei stessa impara ad essere la prima Discepola… seguita poi da tutti noi.
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