C’è una Parola che è stata scritta per te, per la tua vita e fa parte della tua storia, è la Parola di Dio. Una lettera che arriva lungo il cammino di millenni di uomini e donne chiamati da Dio.
Oggi ti è consegnata questa parola, non come una fra le tante, ma come un dono speciale, un INIZIO perché tu possa capire il dono originale che sei e diventare anche tu Parola per gli uomini e le donne del tuo tempo.
Questo e molto di più è lo Spazio Bibbia… per affondare le nostre radici in Cielo e tenere gli occhi ben aperti sulla Terra.
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Ecco, questo è il nostro Dio
Un banchetto nella profezia di Isaia e nel Vangelo. Una promessa, che il Signore ci sarà e sarà lui a imbandirlo. Nella profezia di Isaia in questa festa (nuziale? regale? sacrificale?) accade qualcosa di molto particolare: il Signore strapperà un velo.
Oggi rimaniamo a contemplare la vigna per quello che è: un’immagine potentissima dell’amata vista con gli occhi dell’amato, da leggere in parallelo alle pagine più belle del Cantico dei Cantici e dei Profeti.
Ezechiele è il profeta dell’esilio che vive il dramma della deportazione insieme al popolo di Israele per il quale e dal quale è stato scelto come profeta e come sacerdote. Quelle che è chiamato a dire sono sempre parole scomode come scomodo e pieno di contraddizioni è il tempo che egli stesso vive insieme alla sua gente. In ballo qui c’è la responsabilità di Dio e la responsabilità di ciascuno nel vivere le conseguenze delle proprie azioni.
I pensieri di Dio non sono pie intenzioni astratte e lontane, ma fili che devono tenere insieme il bene di tutti in una trama unica e stabile, un progetto di bene che resista anche alle imprecisioni delle nostre risposte.
Accanto al perdonare c’è il «ricordati», secondo imperativo della parola di oggi. Lascia andare… e trattieni invece quello che davvero rimane: i comandamenti, l’Alleanza cioè la relazione con il Signore. Quale è il dono di questo tempo che «rimane», di cui mi voglio ricordare nella relazione con il Signore?
Fare fraternità, fare famiglia, chiede la scelta effettiva di accettare il costo del conflitto, del confronto acceso, del dialogo paziente per accordarsi di nuovo e costruire la pace.
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