Gianluca ed Eugenio. Due strade. Interrotte, dissestate. Due storie. Ferite, isolate. Da due periferie, opposte ma simili quanto a disagio, si intrecciano in un asettico ed impersonale laboratorio universitario, uno spazio che si trasforma in incontro di vite che ce l’hanno fatta.
Quando una persona esce dal suo Paese di origine per andare a cercare una vita migliore in un altro Paese dove non conosce nessuno, il suo lavoro è il suo genitore. Quindi il mio lavoro è il mio genitore…
“Capire quanto un’idea possa diventare più bella e ricca quando la si condivide e la si lascia trasformare anche dalla visione degli altri”. Questa è la sfida di ogni lavoro, ricchezza per te e per gli altri…
“Dio ci ha messo a disposizione dei doni, perché non sfruttarli?”. Grazie Tommaso, che metti a disposizione i tuoi doni perché tutti possano gustare del buon cibo!
“Ama il teatro perché in esso puoi realizzare uno dei principali scopi della vita: avvicinare gli uomini tra loro, creare un’aspirazione comune, mete comuni, lavoro e gioie comuni, lottare contro la volgarità, la violenza, l’ingiustizia: dedicarsi alla natura, alla bellezza, all’amore e a Dio”…
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